Renzi telefonò a De Benedetti, scoppia il caso del dl sulle popolari
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Direttore: Alessandro Plateroti

Dl Popolari, Renzi e De Benedetti nel mirino. Berlusconi e Di Maio all’attacco

MATTEO RENZI

Scoppia il caso dl Popolari: Renzi, allora premier, informò De Benedetti che il decreto legge per salvare le banche popolari sarebbe stato approvato. Dalle opposizioni critiche al segretario Pd e all’Ingegnere.

La divulgazione della telefonata tra l’ingegnere Carlo De Benedetti e il il professionista che ne curava gli investimenti in Borsa, rimasta finora segreta, è stata trasmessa alla Commissione banche del Parlamento dalla Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta per insider trading. L’indagine di tre anni fa è stata poi archiviata.

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Scoppia la polemica politica

Nella telefonata in questione, De Benedetti disse: “Renzi mi ha assicurato che il dl Popolari passerà“. Esattamente quattro giorni prima dell’approvazione del decreto. L’Ingegnere aveva investito 5 milioni con Romed spa, guadagnando seicentomila euro. Renzi e De Benedetti hanno sempre negato di essere entrati nel merito del testo poi approvato.

La difesa dei due “imputati”

L’ex premier non ha perso tempo e ha replicato: “Tutto quello che ho fatto sulle popolari è pubblico e nelle mani della procura della Repubblica di Roma dove sono stato sentito da testimone. Quello che abbiamo fatto è perfettamente lecito. Perfino su Repubblica il giorno prima si parlava di quel provvedimento. C’è stata assoluta trasparenza nostra. La riforma delle popolari l’abbiamo fatto con tutti i crismi. Se qualcuno ha commesso reati, vedrà la magistratura“, ha concluso Renzi. Un portavoce di De Benedetti ricorda che “non vi è stato alcun abuso di informazione privilegiata da parte sua. L’approvazione della norma era ampiamente nota, al punto che UBS aveva tenuto una conferenza stampa sul tema due settimane prima, presso la Borsa di Milano, consigliando di acquistare azioni delle banche Popolari“.

Berlusconi e Di Maio all’attacco

Carlo De Benedetti è stato preso con le mani nella marmellata“, ha detto Silvio Berlusconi a Radio 105. “Se fosse capitato a me sarei già in croce. Vediamo come andrà a dipanarsi la vicenda ma quel conflitto di interessi che per anni hanno attribuito a me, vedo che ora riguarda il signor De Benedetti, i cui giornali hanno fatto anche campagne stampa contro di me“. Il leader del M5S, Luigi Di Maio, rincara la dose: “E’ uno scandalo sapere che il premier, allora Matteo Renzi, mentre stava per fare un decreto legge in 25 minuti che azzerava i risparmi dei risparmiatori, chiamava De Benedetti per dirgli che stava per fare il dl e quello attacca, chiama i suoi e dice: stanno per fare il decreto legge, comprate le azioni. Se questo è il modello del Pd, di coloro che dovevano esser la sinistra, io quel modello lo combatterò con tutte le mie forze“, ha detto a Tgcom 24.

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ultimo aggiornamento: 10 Gennaio 2018 22:19

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